GRAVITÀ SUPERFICIALE DI UNA STELLA RICAVATA DAI TEMPI SCALA DELLA VARIAZIONE DI LUMINOSITÀ


Struttura del Sole (Wikimedia Common)

Recentemente alcuni ricercatori (Kallinger et al. 2016) hanno proposto un nuovo metodo per ricavare la gravità superficiale "g" di una stella. Tale parametro è fondamentale per ricavare la massa e il raggio della stella stessa. Massa e raggio a loro volta sono quantità indispensabili per avere una corretta stima di massa e dimensioni dei pianeti extrasolari che gli orbitano intorno.
Finora la misura di "g" è stata ottenuta valutando l'ampiezza delle variazioni di luminosità. Tuttavia molte stelle sono troppo deboli per essere studiate con questo approccio.
Il nuovo metodo suggerisce di analizzare il tempo scala di queste variazioni dovute alle convezioni superficiali (viste come granulazioni) e alle oscillazioni acustiche (pulsazioni p-mode) raggiungendo un errore di appena il 4%.
Uno dei vantaggi di questo nuovo metodo (valido per stelle con massa tra 0.8 e 3 masse solari) è che risulta largamente indipendente dal livello di attività della stella.

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http://advances.sciencemag.org/content/2/1/e1500654.full

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Wikimedia Common

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